Dal Volume "IL TEMPO E LA MEMORIA"
AUTUNNO
L’autunno lascia andare i suoi ultimi fulgori. Due gazze saltellano fra i rami disadorni alla ricerca affannosa di cibo. Sciamano le api nella vigna, volando da un grappolo all’altro per suggere linfa dagli acini tutti appassiti. Timidi ciclamini ancora resistono, l’aria non più rovente si riempie di voli pigri e cheti, gracidano le rane nel pantano dando vita a sgangherati concerti. Stagione dopo stagione, lieta o travagliata che sia, gli anni si ripetono con un ronzio sempre uguale a sé stesso. Come l’acqua dal mare, gioia e dolori non si possono separare, ma per fortuna tutto rimane impresso nel vastissimo regno della memoria a guisa di sparsa polvere d’oro che mai si corrompe!